I bumped into Marta Czok's works of art in 2011, almost by chance, while visiting the exhibition Icon&Idols at the Macro Testaccio di Roma, with a friend of mine. Her paintings impressed me so much that I started following the artist at her exhibitions and at her art gallery in Castel Gandolfo, the Spazio Ingranaggi d’Arte. It was the perfection, incisiveness, and harmony of her sign that impressed me most, together with the bitter irony of the subjects portrayed. The fact of the matter...
Mi sono imbattuta per la prima volta nelle opere di Marta Czok, quasi per caso, al Macro Testaccio di Roma in occasione della mostra Icon&Idols. Ero uscita a fare due passi con un’amica e i lavori di questa artista mi colpirono moltissimo, tanto da iniziare a seguirla con regolarità nelle diverse mostre e nella sede espositiva permanente di Castel Gandolfo, lo Spazio Ingranaggi d’Arte. A colpirmi sono state la perfezione, l’incisività e l’armonia del tratto, oltre che l’amara...