Le vignette di Lucio Trojano dedicate alla città di Roma raccolte nel volume "Roma vista da Trojano"
Confesso di avere sempre avuto un debole per le vignette di Lucio Trojano. Mi colpisce la loro immediatezza, l'ironia semplice e diretta, ma mai scontata, la linea pulita del disegno e l'innata
simpatia dei personaggi.
Quando mi è stato chiesto di scrivere la prefazione per la sua nuova raccolta di vignette sulla città di Roma, quindi, ho accettato subito con entusiasmo, senza farmelo chiedere due volte.
Facciamo un passo indietro.
Ho conosciuto Lucio qualche anno fa, in occasione di una mostra organizzata dall'Associazione culturale TalentArt dal titolo Andavamo pazzi per la fotografia, dedicata alle vignette che Trojano
aveva realizzato tra gli anni Settanta e Novanta per alcune riviste di settore. Era il 2015 e avevo lavorato alla locandina dell'evento: ricordo che nessuna delle illustrazioni che avevamo
selezionato riusciva a soddisfarmi, fin quando non mi venne l'idea di combinare due immagini che nascevano separate, ma insieme risultavano perfette per il titolo della mostra. La trovata piacque
molto a Lucio e quell'evento segnò l'inizio della nostra collaborazione e, soprattutto, della nostra amicizia.
Il volumetto che avete tra le mani è una raccolta, in parte inedita, delle più belle illustrazioni umoristiche realizzate da Trojano sulla città di Roma dal 1965 ad oggi.
Si tratta di vignette che rielaborano gli aspetti più caratteristici della città eterna, traendo ispirazione dai suoi celebri monumenti, giocando sulle orde dei turisti che li affollano,
rielaborando antiche leggende romane, celebrando i famosi gatti della capitale e ammiccando alle prelibatezze della cucina locale. Non manca proprio nessuno, papa e Vaticano compresi.
Il Witz comico che sperimenterete gustando le vignette di Lucio è un sentimento sottile ma profondo, che riflette i gusti e il carattere dell'autore. Grande amante dei giochi di parole e di immagini, da cui nasce ad esempio l'idea di realizzare disegni sulle innumerevoli variazioni umoristiche sul tema delle colonne romane, Trojano ha sempre voluto creare illustrazioni che fossero facilmente comprensibili e alla portata di tutti. A tal fine, si è fatto guidare dalla regola "non conoscere nulla delle realtà che descrivi" e facendo leva unicamente sulla propria fantasia per creare situazioni umoristiche: lo studio e l'approfondimento delle tematiche su cui lavorava lo avrebbe esposto al rischio di inerpicarsi su pericolosi tecnicismi, che sarebbero stati incomprensibili ai più. Decisamente meglio per lui approcciare gli argomenti, ad esempio la fotografia o la stessa storia di Roma, con una buona dose di popolare buon senso e umiltà.
Se mai vi capiterà di incontrarlo, magari a una delle sue mostre o a un evento a lui dedicato, farete probabilmente fatica a riconoscerlo, perché Trojano è fondamentalmente un timido, un uomo che
non ama affatto i riflettori anzi fa di tutto per evitarli.
La natura schiva e riservata non è l'unico tratto che contraddistingue il carattere di Lucio Trojano. Un elemento fondamentale è il suo spirito indipendente, che ha caratterizzato tutta la sua
attività di illustratore umoristico: non è un caso che l'autore non si sia mai voluto legare a una singola testata giornalistica o a una specifica corrente politica. Il suo estro artistico non ha
mai ammesso alcun tipo di limitazione, anche a discapito della tasca.
Altro elemento cruciale è la sua determinazione: nonostante la famiglia d'origine abbia sempre cercato di indirizzarlo su strade e professioni più tradizionali e sicure, la qual cosa gli ha fruttato una laurea in giurisprudenza e lavori in enti pubblici, Lucio non ha mai abbandonato la sua vera passione, l'illustrazione umoristica. Anche quando i parenti lo prendevano in giro per i suoi "disegnini" e "pupazzetti", Lucio è rimasto saldamente ancorato alla sua strada. L'unica persona che lo ha sempre sostenuto è stata sua moglie, purtroppo scomparsa qualche anno fa, per la quale Trojano nutre ancora oggi un amore senza confini.
Il silenzio, la meditazione e un understatement più britannico che italiano - anzi abruzzese, visto che l'autore è originario di Lanciano, in provincia di Chieti - sono una costante nella vita e nell'opera artistica di Trojano. Spesso trascorre i pomeriggi delle domeniche da solo, nel suo studio, intento a riflettere e a fantasticare con la mente chissà dove. Qualche volta, in passato, i familiari lo lasciavano intento a disegnare e quando tornavano, ore dopo, si lamentavano di trovarlo nella stessa identica posizione, senza che avesse tracciato nemmeno uno schizzo. Un giorno, mentre chiacchieravamo al telefono, Lucio mi confidò quanto la riflessione e la libertà di correre dietro ai suoi pensieri costituisse un nutrimento fondamentale per la realizzazione delle illustrazioni umoristiche, ancora oggi. Un altro elemento imprescindibile era il parere della moglie, da lui assunta a spietata giudice delle proprie vignette: quante non hanno visto la luce perché da lei inesorabilmente bocciate!
Avevo promesso a Lucio di scrivere una prefazione breve, in linea con il suo stile asciutto e diretto. Mi rendo conto solo ora di non esserci riuscita, contravvenendo così ai suoi desideri, ma forse non a quelli dei lettori, ai quali mi auguro di aver fornito l'opportunità di conoscere meglio l’autore, per apprezzare di più i suoi lavori, da nuove angolazioni.
Alessia Paionni