DAL 1° AL 16 OTTOBRE AL PARCO ARCHEOLOGICO DEI PORTI DI CLAUDIO E TRAIANO
A due passi da Roma, all'altezza del Km 25 della via Portuense, si trova il cancello d'ingresso di una delle aree archeologiche più esclusive ed affascinanti della città eterna, quella dei porti di Traiano e di Claudio.
Fino a domenica 16 ottobre questo bel sito archeologico -- che è anche un grande parco verde, pulito e ordinato -- ospita una rassegna di opere di arte contemporanea "ARTEPORTO". Una ventina di artisti si incontrano e con le loro opere danno vita a nuove suggestioni, cortocircuiti evocati dalle imponenti rovine del passato in un luogo che, già di per se, è davvero magico.
L'idea di mettere insieme l'antico e il contemporaneo all'interno di una cornice così illustre è venuta a Sandro Polo e Silvia Calvarese, entrambi curatori della mostra, che hanno chiesto a un gruppo di artisti di realizzare opere d'arte da collocare nel parco archeologico. I lavori sono quasi tutti di grandi dimensioni e voglio raccontare il contemporaneo attraverso interventi che utilizzano forme, materiali e linguaggi artistici diversi.
Il risultato è al tempo stesso sorprendente, scioccante, magico, mistico, filosofico, e chi più ne ha più ne metta perché sono davvero tante e tutte diverse le opere che vi accompagnano in questa passeggiata tra le rovine dei grandiosi edifici che l'imperatore Traiano fece edificare intorno al caratteristico invaso esagonale del suo porto.
Ciascun autore ha interpretato l'antico in chiave personalissima. L'artista Susanne Kessler, dopo gli splendidi Scudi esposti questa estate nella Sala Santa Rita a Roma, è presente con un'installazione che ripercorre attraverso un file rouge -- per essere precisi un file orange -- le tappe del lungo e periglioso viaggio di ritorno (nòstos) di Ulisse da Troia alla natìa Itaca: l'antro di Circe, le insidie marine di Scilla e Cariddi, l'approdo presso l'isola dei Feaci. Storie note ai Romani, che forse erano raccontate in quegli stessi luoghi, quasi duemila anni fa, da marinai e commercianti che animavano il grande porto di Traiano.
Il parco è accogliente e ammette anche i nostri amici a quattro zampe (purché siate adeguatamente attrezzati di paletta e bustine). Un luogo ideale per fare quattro passi all'aperto e godere del bel sole di questo autunno romano.
Passeggiando incontrerete fontanelle (tante), installazioni e sculture (pure queste tante), molte delle quali interattive, che vi accompagneranno nella piacevole camminata rivelandosi a voi nei luoghi e negli anfratti più impensati. Alla fine del parco, dal Belvedere ricavato sui tetti delle rovine lungo il bacino esagonale, si gode anche una gradevole vista dell'invaso, oggi un lago visibile quasi unicamente dall'alto (fateci caso quando partite o atterrate all'aeroporto di Fiumicino), e delle specie ornitologiche che vi vivono.
Oltre ai lavori riportati nelle foto, vi segnalo: l'opera di Paolo Torella intitolata Genesi, un universo di stelle (nane blu?) sospeso all'interno di una galleria buia; le VibrAzioni di Alfonso Maria Isonzo, lastre di metallo appese a un grande albero che potrete voi stessi suonare, creando così un'atmosfera magica nel placido boschetto; L'incubo di Elisa Majnoni, una grande tavola elegantemente apparecchiata dove il piatto principale è una specie di involtino umano, arrotolato e con le braccia aperte (si sa, l'arte contemporanea non ha mezzi termini, se è brutale è brutale). Il percorso si popola ancora di fantasmi (Figure) del passato, Polene senza testa, colonne colorate che forse richiamano i gruppi di persone che un tempo sedevano intorno al focolare ad ascoltare i racconti di antichi aedi, poeti e narratori che allietavano le genti con un'epica eroica, ripetitiva e cantilenante, avventurosa, educativa e mitica. Tra cascate di cavallette fuoriuscite da una cassa, opere che celebrano la straordinaria abilità dei navigatori antichi romani di sapersi orientare per mare seguendo la Stella Polare, volti e mosaici, è bello perdersi in questi luoghi dal sapore grandioso, arcaico, eppure così moderno.
Una tappa che consiglio a tutti, compresi i bambini.
La mostra, promossa dal Parco Archeologico di Ostia Antica e finanziata dal Comune di Fiumicino e dalla BCC di Roma, sarà visibile gratuitamente dal 1° al 16 ottobre nei giorni di giovedì, sabato e domenica dalle ore 11 alle 18.
Alessia Paionni
Da in alto a sx: Ascanio Renda, Senza titolo; Susanna Micozzi, Polena; Enrico Borghini, Figura; Giampaolo Atzeni, Nessuno è mai solo; Angelo
Colagrossi, Belle sagome come regine (due sagome prospicienti nera e bianca; sagoma
arancio).