IN MOSTRA AL MACRO TESTACCIO FINO AL 18 OTTOBRE
Nell'intento di salvare l'Occidente e preservare la sua supremazia sul resto del mondo tre improbabili cardinali assumono il diavolo in persona e decidono di giocare la loro ultima carta: il miraggio dei paesaggi americani. A bordo di una Mercedes-Benz anni Cinquanta il diavolo inglese, una giovane francese che di mestiere fa la guardiana in un museo e una (bellissima) dea Shinto giapponese intraprendono un viaggio da Roma a Los Angeles al grido "la via è lastricata!". Ognuno persegue un proprio obiettivo: la ragazza cerca la fama, la dea giapponese insegue l'amore che non è in grado di provare (è una dea, in fondo), mentre il diavolo si diverte a illudere gli esseri umani per conquistarne l'anima (cosa in cui riesce sempre, diabolicamente).
Edgar Honetschläger dirige un road movie all'americana in grande stile: i protagonisti viaggiano rapiti dal paesaggio che scorre intorno a loro, mentre la vecchia Mercedes sfreccia sull'asfalto. O almeno così ci sembra, perché in realtà l'auto non si è mai mossa dal punto di partenza: sono infatti i tre cardinali, precariamente arrampicati uno sopra l'altro, a far scorrere con una manovella gli sfondi magistralmente disegnati dall'artista/regista austriaco. Un'illusione così perfetta che mi scopro a gustarla, anche una volta mangiata la foglia, proprio come i tre viaggiatori a bordo dell'auto, al suono di una musica dolcissima che ipnotizza.
La mostra, curata da Mario Codognato e ospitata nel padiglione 9A del MACRO Testaccio, è un omaggio al film e un'opportunità unica per godere dei fondali realizzati su tele gigantesche con inchiostro giapponese: una strada a due corsie con linea tratteggiata centrale (la celeberrima route 66?), l'ombra di una città vista attraverso i tralicci di un ponte, lo skyline di una metropoli americana, i dolci pendii e le cime più alte di un paesaggio naturale.
Ma c'è di più: il miraggio di raggiunge- re una meta idilliaca, la città di Los Angeles dove il sole splende tutti i giorni, i giardini sono sempre curati, e le persone sono tutte belle, ricche e abbronzate. La città sempre uguale a se stessa con all'interno il quartiere più rappresentativo di questa dorata immobilità: Los Feliz, a ridosso di Hollywood. "Una promessa di eterna giovinezza", dichiara l'artista, che prevale su tutto, tranne che sugli esseri umani che la abitano. Costoro, seppur con grande scorno, continuano a invecchiare giorno dopo giorno, e non c'è botulino o chirurgia plastica che tenga.
Il diavolo se la deve sghignazzare alla grande, seduto sul sedile posteriore della Merce-des-Benz, guardando la ragazza francese e la dea giapponese che si perdono alla ricerca delle proprie mete effimere (la fama) o irraggiungibili (l'amore: se sei una dea puoi avere tutto, ma non quello). Intanto la vita scorre via come sabbia tra le mani di entrambe senza che quasi se ne accorgano. Fossero almeno sulla route 66 per davvero! Neppure quello. Nel film un grande schermo fa muovere i lunghi fondali come fossero veri paesaggi americani, creando l'illusione su cui è costruito tutto il lungometraggio.
Per promuovere il Fertility Day -- che cade proprio oggi, 22 settembre -- non potevano ispirarsi all'opera di Honetschläger? Probabilmente costava troppo.
Nel padiglione del MACRO Testaccio questa illusione è interamente ricostruita e svelata ai visitatori.
Ha un sapore dolce-amaro e un po' retrò per via dei toni di grigio dei fondali e della vecchia Mercedes-Benz piazzata di traverso sulla (finta) strada.
La mostra e le proiezioni del film (al Cinema Trevi, ndr) illustrano un progetto straordinario frutto di un lavoro che ha impegnato l'artista per ben 15 anni, di cui più di tre passati a disegnare i fondali esposti. La scelta di Roma per la mostra non è casuale: il film sviluppa il tema dell'importanza delle immagini, concetto che il Cristianesimo, come pure l'industria cinematografica statunitense, hanno sempre avuto ben presenti. Per Honetschläger "chi crea e manipola le immagini domina il mondo", quindi perché non celebrare Roma/Città del Vaticano e Los Angeles/Hollywood in un lungometraggio evocativo e ambiguo, amaro e ingannatore, eppure dolce come un sogno da cui non ci si sveglierebbe mai?
Alessia Paionni
LOS FELIZ di Edgar Honetschläger
MACRO Testaccio (ex-Mattatoio)
Padiglione 9A
Piazza Orazio Giustiniani, 4 - ROMA
Dal 22 settembre al 18 ottobre 2016
Orario: 14-20 - Chiuso il lunedì
Biglietto: 6 euro, ridotto 5 euro
(sconto di un euro per i residenti a Roma)
Il biglietto è valido anche per la mostra di Rachel Howard, ospitata nel Padiglione 9B, attiguo