Sabato 3 settembre alle ore 17.30 in piazza Duomo a Spoleto
Il primo weekend di settembre tornerò in uno dei luoghi più belli d'Italia e più cari al mio cuore. Paese natìo del ramo materno della mia famiglia, Spoleto è per me un posto magico in cui lo splendore degli edifici si combina con il sapore dolcissimo dei ricordi di bambina.
Ombre di un passato che ormai non c'è più, come mia nonna Maria.
Non so come, né esattamente perché, ma ogni anno succede sempre qualcosa che mi riporta in questa cittadina umbra: non escludo lo zampino di mia nonna (che sulla tomba ha voluto l'emblematica frase non escludo il ritorno, giusto per farvi capire il tipo). Il 3 settembre è la volta del concerto di una cara amica di famiglia, che si esibirà nel prestigioso salotto di Casa Menotti in piazza Duomo.
Scampata alla rovina e all'oblio grazie al cospicuo investimento di Maria Flora e Zefferino Monini (si, proprio quelli dell'olio extravergine di oliva), il palazzetto medievale un tempo appartenuto a Gian Carlo Menotti, leggendario fondatore del Festival dei Due Mondi, è stato restituito alla cittadinanza entrando a far parte del già nutrito circuito museale cittadino.
Casa Menotti si offre oggi a Spoletini e turisti non solo come sede del Centro di Documentazione del Festival dei Due Mondi oltre che di mostre e concerti, ma accanto alla dimensione pubblica conserva anche un'anima più intima e affascinante, quella della dimora privata del celebre compositore.
E' proprio in questo luogo magico, nel salotto di circa 25 posti, che quest'anno potrò ascoltare e riabbracciare Kikuko Kurose, pianista giapponese di nota fama e, soprattutto, cara amica dei tempi passati.
Alla fine degli anni '80 mi ero infatti incaponita a suonare il violoncello -- con discreto disappunto dei miei genitori che avrebbero preferito il più comune pianoforte. Mia madre, che ne sa una più del diavolo, riuscì a scovare un insegnante giapponese non lontano da casa, che lavorava come primo violoncello all'Orchestra di Santa Cecilia a Roma e formava insieme alla moglie un formidabile duo (il Duo Hayashi, ancora attivo). Non perché li conoscessi, ma oltre a essere dannatamente bravi, Toshi e Yuka erano veramente gentili con me considerato che non mi impegnavo quanto avrei dovuto con lo strumento. Furono loro a presentarci Kikuko, una loro amica pianista che si era perfezionata a Roma e tornava ogni anno per amore del nostro Paese.
Mio padre era già conosciuto per la sua fotografia, e Toshi gli parlò un giorno di quesa sua amica che non riusciva a trovare un'immagine che la soddisfacesse per la locandina di un concerto.
Ci incontrammo tutti e tre (Kikuko, papà ed io) al Colosseo: lei era molto timida e riservata, come la maggior parte dei Giapponesi, mentre io mi arrabattavo come assistente con tutto l'armamentario di macchinette, rullini, lenti e obiettivi. Ricordo che mio padre le diceva continuamente di sorridere, cosa che lei si guardava bene dal fare.
Alla fine vennero fuori immagini molto originali, scattate all'ombra del Colosseo e dei Fori Imperiali. Ne ricordo una in particolare, che ritraeva Kikuko in bianco e nero sul tratto dell'antica via sacra conservato nei pressi dell'Arco di Tito. Era molto poetica e mi pare fu scelta per la locandina. Lei, manco a dirlo, era serissima.
Kikuko è poi tornata in Giappone, dove ha proseguito la sua carriera concertistica. Noi la seguivamo da lontano, andando ad ascoltarla quando, più o meno una volta all'anno, tornava a esibirsi in Italia.
Poi la svolta: nel 2002 decide di fondare l'associazione no profit "Concert for Classical Music Fans" (C.C.F.) con l'obiettivo di offrire agli amanti della musica classica concerti di elevato livello gratuitamente.
Il perché di questa scelta ce lo svelano le sue parole:
"Tante volte mi sono sentita dire che ero veramente fortunata a fare la musicista: per cortesia ho sempre risposto fingendo di condividere il pensiero del mio interlocutore. In realtà avrei voluto spiegare che il peso che grava su un musicista professionista è soverchiante: l'anelito alla perfezione (che non si raggiunge mai), la fatica fisica e morale delle ore infinite di studio e, soprattutto, la difficoltà di riuscire a vivere del proprio lavoro (in questo senso la realtà giapponese è molto simile a quella italiana). A lungo ho sofferto per la profonda insoddisfazione generata in me dal giudizio sociale sulla mia attività lavorativa e sulla mia capacità di essere autonoma.
Alla fine qualcosa mi è scattato dentro, naturalmente, così come il frutto caduto per terra ed esposto al vento e alle intemperie col tempo scoppia da sé. Ho fondato C.C.F. dopo essere riuscita a liberarmi dai condizionamenti che mi bloccavano lo spirito e il corpo. Ora so quello che veramente voglio, suonare per le persone e rendere la musica classica più accessibile a tutti, organizzando concerti di elevata qualità e offrendoli al pubblico".
Nel 2010 la C.C.F. ha organizzato a Osaka il suo centesimo concerto, e oggi questa piccola grande associazione è attiva in Giappone e in Italia. A fine agosto Kikuko ha inoltre ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco di Amelia, in nome della lunga amicizia che lega la pianista a questa città.
E' difficile leggere nel cuore delle persone, e ancora di più nel cuore di un Giapponese, sepolto sotto strati di cortesia e forma. Eppure le parole di Kikuko aiutano a capire quanto le cose oggi non siano facili per nessuno, soprattutto se si è scelto il mestiere dell'artista, e che tutti abbiamo i nostri fantasmi da combattere o con cui convivere, almeno fino a quando pioggia e vento non spaccano il frutto. E ci liberano.
Alessia Paionni
Casa Menotti
Via dell’Arringo, I 06049 Spoleto (PG)
Tel +39 0743 46620
info@casamenotti.it
segreteria@casamenotti.it
Casa Menotti è aperta tutto l’anno.
Per orari ed eventi:
Concert for Classical Music Fans (C.C.F.)
Associazione Culturale, Osaka (Giappone)
Presidentessa: Kikuko Kurose