Giovedì 5 maggio ho visitato l'incantevole atelier del pittore di origine siciliana Sigfrido Oliva, alle spalle di piazza Cavour, in occasione di una piccola mostra collettiva intitolata "Maggio floreale".
L'invito è partito dall'amica e artista Maria Chiara Ippolito, habituée dell'atelier di Oliva, che esponeva la sua personale interpretazione con i pastelli sul tema "i fiori".
A dirla tutta, più che un atelier personale lo studio di Oliva mi è sembrato una via di mezzo tra un salotto, zeppo di gente (visitatori, giornalisti e artisti, di cui tanti giovanissimi), e una vera e propria fabbrica pittorica, stracolma di tele, colori, pennelli, tavoli da lavoro e quadri appesi ovunque.
Sigfrido Oliva mi ha accolto con un grande sorriso e a braccia aperte. E' senz'altro un uomo di grande cultura, un piacevole intrattenitore, oltre che un affermato maestro, noto in Italia e all'estero.
L'arte è tutta la sua vita, sia che la pratichi, ne discuta o la contempli (possibilmente insieme ad altri con cui condividere l'esperienza e scambiare idee). Proprio perché a Sigfrido Oliva non piace soltanto dipingere, ma anche e soprattutto parlare di arte, confrontandosi con artisti, giornalisti, critici e cultori della materia, ecco che una volta alla settimana -- precisamente tutti i lunedì -- il maestro apre al pubblico il proprio personale atelier, che gode di un delizioso affaccio sul giardino interno della Chiesa Evangelica Valdese di Roma.
In questo giorno, chiunque può farsi avanti per visitare l'atelier, apprezzare le (innumerevoli) opere in mostra del maestro e dei suoi amici, e fermarsi a fare quattro (amabili) chiacchiere con Oliva.
Considerando che siamo nel 2016, in piena era digitale, e non nella Roma accogliente e semplice del dopoguerra, questa iniziativa piacevole e un po' fuori dal tempo mi è sembrata più che degna di nota.
Magari ve ne fossero di più, mi sento di aggiungere. Troppo spesso l'arte viene sentita come qualcosa di lontano e distante dalla vita e dalla banalità quotidiana, mentre invece essa è parte integrante del nostro vissuto: non solo perché Roma ci pone costantemente a contatto con opere di eccezionale valore artistico, ma più di ogni cosa perché la creatività è una componente fondamentale della psiche di ognuno, indipendentemente da se e come si sceglie di svilupparla.
Picasso sosteneva che "tutti i bambini nascono con una creatività artistica innata; poi diventano adulti e la perdono" o scelgono di indirizzarla verso altri e diversi canali. In fondo la creatività non è altro che un processo intellettuale che ci permette di individuare soluzioni originali per situazioni che non siamo in grado di risolvere in uno specifico momento. La creatività può essere espressa in qualsiasi campo, artistico e non, e può essere una funzione fondamentale nella vita per fronteggiare i problemi in modo dinamico e flessibile.
Credo che ciò sia vero, e mi conforta sapere che anche Daniel Goleman, celeberrimo autore de "L'intelligenza emotiva" e altri best-seller, lo dichiari chiaramente nel libro "Lo spirito creativo" (edizioni Rizzoli, BUR).
Ma torniamo alla mostra sui fiori. Ho l'opportunità di parlarne con Sigfrido Oliva, e allora non me lo faccio ripetere due volte e glielo chiedo: "Perché proprio i fiori? Non rischia di essere un tema banale?" La domanda non lo coglie impreparato. "Intanto perché siamo nel mese di maggio, in piena primavera. Poi perchè i fiori mi sono sempre piaciuti. Terzo, e forse più importante, perché per me i fiori rappresentano una sfida, che ho voluto estendere anche a colleghi e amici: l'obiettivo qui non è soltanto rappresentare i fiori nella loro forma esterna, per quanto complessa, ma cogliere l'essenza del fiore reciso, il momento fondamentale in cui esso, ormai destinato a seccarsi in un vaso, dissemina la propria bellezza e il suo profumo nell'ambiente circostante, stimolando tutti i nostri sensi".
Trovo l'idea di Sigfrido Oliva geniale. Mi guardo intorno e scorgo le opere di alcuni artisti (e amici) che a parer mio l'obiettivo di Oliva lo hanno raggiunto, ciascuno con i propri stili e tecniche. Ve ne riporto qui alcuni, per gli altri non vi resta che visitare l'atelier di Sigfrido Oliva, dove saranno esposti fino al 12 maggio.
Alessia Paionni
Mostra collettiva "Maggio floreale"
Atelier Sigfrido OlivaVia Marianna Dionigi, 57 - Roma (zona piazza Cavour)
Opere di Jessica Bianchini, Salvatore Bianchini, Italia Cerbone, Bianca M. De Caro, Emira Cupido, Marilena De Matteo, Costanza Di Pace, Marida Iacona, Maria Chiara Ippolito, Salvatore Macrì, Maria Teresa Nannerini, Susanna Nikolskaya, Sigfrido Oliva, Daniela Paccione, Dafne Pavoncello, Umberto Pozzi, Mara Rossoni, Maria Pia Saccinto, Hamida Sager e Stefano Terzon.
Orario
L’esposizione sarà visitabile fino a giovedì 12 maggio:
dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30