100 Pittori in mostra a via Margutta

Le memorie che conservo sono ancora molto nitide: ricordo le frequenti piogge improvvise e gli artisti che si affannavano a coprire dipinti e disegni per proteggerli dall'acqua. Con particolare affetto ricordo soprattutto Novella Parigini e le sue ammalianti opere; il suo stand era infatti una delle tappe fisse della nostra passeggiata. Mi piacevano moltissimo i gatti e le donne sinuose dagli occhi grandi e coloratissimi ritratti dalla pittrice.

Ero una bambina, quindi non era raro, all'epoca che qualche pittore facesse uno schizzo su un foglio, sotto il mio sguardo incuriosito, e poi me lo regalasse. Quei disegni ancora li conservo, gelosamente. Certo erano altri tempi, rispetto ad oggi, più spensierati e fiduciosi verso il futuro. La tradizione tuttavia non cede, va avanti e, forse, meriterebbe di essere una maggiore valorizzazione.

L'appuntamento è rimasto invariato: ogni anno, tra aprile e maggio, la mostra dei 100 pittori di via Margutta (oggi riuniti in un'associazione culturale presieduta da Alberto Vespaziani) torna immancabilmente e contribuisce con la sua stessa esistenza a conservare intatto lo spirito bohemien di questo angolo di Roma, risparmiato dalla frenesia consumistica e commerciale che caratterizza ormai gran parte del centro storico della capitale.

Quest'anno, nel weekend dal 28 aprile al 1° maggio, saranno più di duemila le opere esposte al pubblico, composto di Romani e turisti. Gli artisti, provenienti da tutta Italia e anche dal resto del mondo, affronteranno con coraggio il giudizio critico dei visitatori, sviluppando una dialettica e un dialogo costruttivi che durano da più di 100 anni, all'interno di un contesto che rende ancora possibile conoscere direttamente i pittori, scoprirne e comprenderne le passioni e la ricerca, apprezzarne i lavori e -- last but not least -- acquistarne le opere a prezzi davvero fuori mercato.

Alessia Paionni