L'avvocato milanese assassinato su ordine di Sindona protagonista di una graphic novel di Gianluca Buttolo dalle tinte dark.
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La sera dell'la sera dell’11 luglio 1979 l'avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore di Banca Privata Italiana, veniva assassinato su ordine di Michele Sindona.
La graphic novel disegnata dall'illustratore Gianluca Buttolo è tutta in bianco e nero, quasi a simboleggiare che in certe cose non possono esistere mezze misure: o è bianco, o è nero. La prosa è volutamente scarna. Bastano i fatti, purtroppo, a parlare.
L'idea di un fumetto sul caso Ambrosoli, di cui già si è tanto detto e scritto, nasce da una brutta impressione avuta da Buttolo durante una premiazione nel 2010 del libro di Umberto Ambrosoli, figlio dell'avvocato, Qualunque cosa succeda.
Di fronte all'affermazione di Andreotti, letta in anteprima da Umberto Ambrosoli, che “Ambrosoli era uno che se l’andava cercando”, Buttolo notò che la reazione della platea era stata piuttosto blanda, e la cosa non gli piacque affatto. Occorre raccontare ancora la storia, e continuare a raccontarla -- fu il pensiero di Buttolo -- almeno fino a quando tutti in questo paese non reagiranno con giusta e sincera indignazione ai terribili avvenimenti, all'atroce delitto, all'idea che certi poteri siano impunibili e imbattibili.
Voglio qui citare le parole di Umberto Ambrosoli, per dire che trasmettere le storie di coraggio del passato serve a tenerle vive, a ricordarci oggi più che mai che ci sono ancora tanti esempi di coraggio a portata di mano, che ognuno di noi - nel suo piccolo - può ed è tenuto a imitare.
Questo paese ne ha dannatamente bisogno.
Disegnare Michele Sindona non è stato facile per Gianluca Buttolo, all'inizio. A istinto non voleva ritrarlo. L'illustratore si è reso conto, con il tempo, che le immagini del villain sarebbero state altrettanto importanti di quelle dell'eroe buono, in quanto quest'ultimo trova maggiore esaltazione proprio dal confronto con il cattivo suo antagonista.
Il potere, la spregiudicatezza e, in ultima analisi, la sacrificabilità di Michele Sindona nascono da una vocazione opportunista e trasformista, forse rintracciabile dalla sua passione giovanile per il Principe di Machiavelli, peraltro argomento della sua tesi di laurea.
Un fumetto per grandi, ma soprattutto per giovani, che devono ricordare.
L'Italia ha bisogno di eroi e di modelli positivi. Oggi più che mai.
Alessia Paionni
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