Divertente, dissacrante, appassionante:
un saggio delizioso da leggere e da regalare
Ho acquistato questo saggio in libreria con l'intento di regalarlo a mio marito per San Valentino, nella speranza che un libro del genere potesse avvicinarlo all'arte contemporanea, considerato che gli tocca accompagnarmi spesso (e poco volentieri) a eventi, mostre e performance dove sono esposte le cose -- e le persone -- più assurde.
Ho incartato il libro con amore, gliel'ho consegnato... ...poi però, complice il fatto che il mio lui in quei giorni era tutto preso nella lettura di un altro testo (l'ennesimo sull'amatissima prima guerra mondiale), mi sono riappropriata di questo morbido e delizioso volumetto giallo e ho iniziato a leggerlo.
E non ho più smesso finché non l'ho terminato.
Una precisazione: questo è un saggio un po' particolare, visto che non ci si può limitare a leggerlo. Le opere descritte occorre necessariamente guardarle, almeno per capire di che si tratta (o di che bestie sono, come direbbe mio marito). Quindi mi sono armata di quello che trovavo in giro -- smartphone, tablet, qualsiasi strumento in grado di connettermi a internet -- e mi sono immersa nella spassosa lettura e nell'osservazione del campionario di opere di arte contemporanea selezionato da Alessandra Redaelli.
Con grazia e ironia l'autrice mi ha preso per mano e accompagnato in un viaggio senza ritorno. Non intendo dire che, una volta terminato il libro, tutti i lettori si saranno appassionati all'arte contemporanea, decisamente no. Ma vi assicuro che non potranno più guardarla con gli stessi occhi di prima.
L'arte contemporanea è uno specchio dei nostri giorni: è bellezza e orrore, pace e violenza, vita e morte. Con una particolare ossessione per la morte. E' esagerata, come esagerata è la vita che conduciamo sopraffatti dalle scorie massmediatiche (lo dico con le parole di Gillo Dorfles) e smarriti in un tempo liquido nel quale ci muoviamo come automi, ripetendo all'infinito gesti meccanici e routine alienanti. Questa è una società di grandi contraddizioni, che propugna il mito del corpo, nutrito e curato all'inverosimile, ma lascia l'anima a morire di fame, dimenticata. Per nutrire l'anima ci vuole l'arte, in tutte le sue forme. Di tutte le espressioni artistiche, solo l'arte contemporanea condivide il nostro stesso periodo storico ed è testimone e interprete della nostra realtà. E' per questo che il suo messaggio è forte, tanto forte da risultarci spesso indigesto: costringe a guardarsi dentro e a osservare chi e cosa siamo (anche se non ci piace). E per questo motivo l'arte contemporanea può emozionarci, commuoverci, farci inorridire così profondamente, come la performance Balkan Baroque di Marina Abramovic, Leone d'oro alla Biennale di Venezia del 1997, splendidamente riassunta in questo video.
Ma questa è arte? Si chiede l'autrice Alessandra Redaelli, giornalista, critica d'arte e curatrice di eventi di arte contemporanea. Alla fine del libro (anzi, già dopo poche pagine) si scopre che si, incredibilmente, questa è Arte.
E non pensate che lo potevo fare anch'io: sembra così, ma non lo è. Il taglio delle tele di Lucio Fontana, spiega ad esempio la Redaelli, ha una misura precisissima, la tensione della tela è quella perfetta e unica perché i labbri della ferita restino quasi chiusi, solo appena divaricati. La pugnalata è netta, senza tentennamenti. Credetemi, rifare un taglio di Fontata è tutt'altro che facile (oltre che un reato).
D'altronde, perché mai altrimenti una tela ovale con buchi e squarci sarebbe battuta da Christie's per una cifra che si aggira tra i 20 e i 21 miliioni di dollari?
Perché è il risultato di una ricerca lunga e dolorosa, che ha ossessionato e avvelenato tutta la vista dell'artista.
Perché prima di destrutturare, bisogna saper costruire.
Pensate ad esempio a Pablo Picasso: avete mai confrontato i suoi primi lavori con le opere cubiste? Pensate ancora che i suoi dipinti potrebbe farli anche un bambino? E soprattutto, vi siete mai cimentati?
Alessia Paionni
Alessandra Redaelli è giornalista, critico d'arte e curatore di eventi di arte contemporanea.
Nata a Milano, collabora da diversi anni con il mensile Arte e Antiquariato. Cura mostre in gallerie private e in spazi pubblici in Italia e all'estero. Si è occupata di manifestazioni fieristiche dedicate all'arte ed è stata anche membro della giuria in diversi contest di arte contemporanea.
Keep calm e impara a capire l'arte è il suo primo saggio, pubblicato da Newton Compton Editori.