OLTRE 300 DIPINTI E SCULTURE DEL XVII-XVIII SECOLO:
UN VIAGGIO A RITROSO NEL TEMPO CON L'ARTISTA AMERICANO DAVID SCHUTTER
Giovedì 24 marzo ho varcato per la prima volta la soglia della Galleria Nazionale d'Arte Antica (GNAA) in occasione di una visita guidata organizzata dalla Fondazione Memmo con una guida d'eccezione: il pittore americano David Schutter.
Si, proprio quel David Schutter di cui vi ho già parlato nell'ambito della mostra Conversation Piece - Part II organizzata dalla Fondazione Memmo e tuttora in corso presso le Scuderie di Palazzo Ruspoli (vedi post del 19 febbraio 2016).
Insieme alla Direttrice della Galleria, Flaminia Gennari Santori, l'artista ci ha guidati tra le opere spiegandoci il proprio, personalissimo, percorso di studio e ricerca.
"La Galleria è per me grande fonte di ispirazione -- ha confessato Schutter -- per questo motivo appena ho un momento libero torno a visitarla, e ogni volta è un'esperienza nuova, in cui mi trovo a scoprire particolari e connessioni che le volte precedenti non avevo notato. Il mio lavoro si focalizza sulla ripetizione delle forme, e molti miei lavori sono nati traendo ispirazione dai capolavori conservati in questa galleria".
Forse sarà perchè l'allestimento della GNAA di Palazzo Corsini non ha nulla a che vedere con i musei moderni, ma ripropone intatto l'aspetto dell'antica quadreria storica della famiglia Corsini così come documentata negli inventari di fine '700. I quadri infatti affollano le pareti e le stanze conservano molti degli arredi del tempo (tavoli, sedie, divanetti, sculture). Più che una pinacoteca del XXI secolo, sembra di essere tornati indietro nel tempo e di visitare la casa di un nobile collezionista d'arte di fine '700, o addirittura di un reale, tenuto conto che la stessa regina Cristina di Svezia visse (e morì nel 1689) nelle stanze dell'odierna galleria.
Da principio si prova un certo disorientamento, in effetti. I dipinti sono così tanti, le cornici così ricche e le ambientazioni così fastose che si ha la sensazione di perdersi e non riuscire a concentrarsi adeguatamente su ciascuna opera. D'altro canto, spiega Schutter, solo un allestimento (o meglio un "affollamento") di questo tipo ha il grande vantaggio di permettere di cogliere le sinergie e le relazioni esistenti tra le opere e i loro autori.
Prendiamo ad esempio i due celebri paesaggisti Gaspard Dughet e Salvator Rosa, entrambi nati e vissuti in Italia e coevi (anche se il primo, di padre francese e madre romana, sarà sempre considerato uno straniero).
Benché riscuotano entrambi grande fortuna come pittori paesaggisti, si detestano e non tollerano l'uno le opere dell'altro. In effetti, che le ricerche di questi due artisti andassero in direzioni diametralmente opposte è abbastanza evidente dallo stile dei loro quadri. Dughet, genero e allievo di Nicolas Poussin, ama rappresentare i fenomeni della natura con realismo fedele; dai suoi dipinti si riesce quasi a percepire la direzione del vento, che sembra far oscillare delicatamente le fronde degli alberi, il rumore e la direzione dei corsi d'acqua, il passaggio delle nuvole.
I suoi toni sono medi, misurati e con quel poco di distacco che caratterizza lo spirito del Nord Europa.
Al contrario, il napoletanissimo Salvator Rosa, tutto fuoco e passione (come appare chiaramente nel grande olio "Supplizio di Prometeo", presente anch'esso nella Galleria Corsini) rappresenta lo spirito del Sud Europa.
In Dughet vi è grande rispetto per i dettagli e per la natura e i suoi fenomeni; in Rosa invece l'ambiente è percepito come qualcosa di violento, preferibilmente ritratto in versione "dopo la tempesta", e i personaggi ripropongono sovente la tipologia del "viaggiatore smarrito", vinto dal peso e dalla forza della natura (come nel dipinto "Rovine con pastore").
David Schutter ha contemplato a lungo le opere di Dughet e Rosa, e da esse ha tratto ispirazione per realizzare le tele esposte alla mostra Conversation Piece - Part II, che sono state dipinte con gli stessi strumenti, forme e tecniche del XVII secolo, ma prelevando da esse tutto il colore. Ne risultano tele a prima vista nere, che celano tuttavia nelle pennellate grigio scuro un segreto antico, quasi mistico, chiaramente percepibile ad un più attento sguardo. Anche la posizione delle opere, convergente, ribadisce al visitatore il tema dell'incontro/scontro (o in ultima analisi la "conversation") tra i due pittori del Seicento.
La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Corsini, come tutti i musei nazionali, quest'anno resterà aperta lunedì di Pasquetta. Perché non approfittarne?
Alessia Paionni
GALLERIA NAZIONALE D'ARTE ANTICA IN PALAZZO CORSINI
Orari
Lunedì 8.30 - 19.30
Mercoledì/Domenica 8.30 - 19.30
La biglietteria chiude alle 19.00
Chiuso martedì
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